domenica, dicembre 18, 2005

Memoria olfattiva

Non ricordo dove ho letto, tempo fa, che la nostra mente ricorda gli odori in modo eccezionale, li archivia e ci da la facoltà di riconoscerli, riportandoci indietro e facendoceli riassociare al primo "incontro", alla prima esperienza.
Ebbene, proprio l'altro giorno, mentre sistemavo la tracolla del mio basso cercando di incollarci sopra una coccinella di LEGNO con una colla per PLASTICA, ho sentito, aprendola un odore familiare.
Era quello del Crystall Ball, mi piaceva moltissimo il suo odore da piccolo, me lo ricordo perfettamente (era quel gioco con cui si facevano delle bolle colorate soffiando).

Ricordo altrettanto bene il profumo del lucidalabbra della mia prima ragazza al liceo e anche quello del suo deodorante, quando giro per strada e sento il medesimo provenire da qualche persona la mia mente si fionda nel passato e li riassocia subito a lei.

Per non parlare del mio amore per l'odore della benzina, già quando il piccolo Peiv seduto sul sedile posteriore della macchina ferma al distributore restava estasiato da quell'odore mentre l'omino con la tuta gialla e rossa metteva quel coso in un buco della macchina ( poi mio padre dava a lui dei pezzi di carta che teneva nel portafoglio, come quelli del monopoli).

Potrei continuare, ma ,ditemi, voi che ricordi olfattivi avete?

16 Comments:

At 19/12/05 10:49, Blogger emme said...

cazzarola grande, crystal ball!! io le ho sempre volute ma i miei non me li compravano praticamente mai perchè in effetti sporcavano ..
anche il lucidalabbra della tua prima ragazza OPPS :D ahahah
di odori ben distinti che potrei ricordare ce ne sono uno sfracelo .. non saprei da dove partire! confermo assolutamente la benzina che ancora oggi mi manda in stato estatico ^^

 
At 20/12/05 00:24, Blogger WildChild said...

Il primo che mi viene in mente è l'odore del sangue, l'odore del dolore...... Non so se vi è mai capitato, anche da piccoli, di cadere dalla bici o cmq di rovinare a terra, o cmq di farvi del male in qualche modo,o di prendere un pungno sul naso o una capocciata; ecco in quell'istante, un istante che forse dura solo un secondo, sentite un preciso odore al quale non so associare niente di preciso, se non appunto forse il sangue...... è il tipico odore che caratterizza quell'istante antecedente la sofferenza, quel breve spazio che intercorre tra il misfatto e la presa di coscienza dello stato attuale delle cose....

Non so se capite di cosa sto parlando, cmq quell'odore mi ricorda nel bene e soprattutto nel male dei momenti lieti e ormai passati, che cmq ho voglia di ricordare.....

 
At 20/12/05 16:36, Blogger emme said...

battarola rissaiolo violento.

 
At 20/12/05 18:11, Blogger .darksideofluis said...

Grazie a qualche divinità nell'iperspazio profondo non ho mai ricevuto né capocciate, né pugni in faccia...
Comunque sì, l'odore del sangue lo ricordo molto molto bene.

E' vero che la memoria associa gli odori a eventi, ma anche a luoghi.
Infatti ogni casa ha un proprio odore, e per esempio quello che mi colpisce in maniera particolare è l'odore dell'incenso delle chiese. Mi ricorda quando da piccolo andavo in chiesa con mia nonna, e come mi sembrava imponente e sacro quel luogo, anche e soprattutto grazie a quell'odore artificioso e un po' malsano...

 
At 20/12/05 18:30, Blogger Paul John Peiv said...

Ecco adesso arrivano le bestie di satana e si ricomincia di nuovo coi flame, Luis qui non si puote parlare di religione e chiese... Diehihihohu (SCHERZAVO!!!!!!)
A Casirate ci andavano pesanti con l'incenso, quando andavo in prima fila rischiavo di asfissiare.

Ma secondo me ogni sangue avrà il suo odore, o dite che è uguale per tutti? Cazzo ci vorrebbe dracula

 
At 21/12/05 12:49, Blogger .darksideofluis said...

Il sangue ha un solo odore, e un solo sapore, qualunque sia la sua "provenienza", sia che scaturisca per un chiodo in un piede, sia per un'emorragia delle vie aeree(sangue dal naso) sia che appartenga a un vecchio sia che appartenga ad un bambino.
Il sangue ha un odore fresco e a dire la verità piace anche a me...

 
At 21/12/05 13:52, Blogger Paul John Peiv said...

Ma un buon vampiro saprà distinguere un B+ da uno 0- ?
Ottimo questo AB+ dell'87, tende all'amaro perchè era di un diabetico, ma il retrogusto è fantastico...

 
At 21/12/05 17:36, Blogger .andré said...

Luis prendo l'esempio del chiodo nel piede e me lo lego al dito..........
....comunque un odore che crea assuefazione è quello della vernice fresca, o quello dei mobili vecchi tenuti in cantina

 
At 21/12/05 18:23, Blogger .darksideofluis said...

Beh, in effetti un vampiro di una certa classe dovrebbe sviluppare simili conoscenze ematiche.
A meno che non sia un bifolco che non fa differenze fra sangue di pollo (con cui si nutre in periodi di magra) e il sangue di una bella fanciulla dalla pelle rosata e morbida...

 
At 21/12/05 23:14, Anonymous Anonimo said...

Ce ne sono di cose che fanno ricordare, tante quante ne esistono per dimenticare.

La prima che mi viene in mente è l'odore sintetico che qualche volta si sente nei supermercati. E' la gomma dei materassini, salvagenti o braccioli di quando ero piccolo. Plastica stampata, salata e colorata.

La seconda che mi viene in mente è l'odore dell'aceto invecchiato. Quando lo sento ritorno al passo con cui un "piccolo me" entra nell'acetaia di famiglia. E' dolce ma punge il naso.

eccotene sparati contro un paio, di ricordi. :)

complimenti per il blog.

 
At 22/12/05 00:46, Blogger Paul John Peiv said...

Grazie per la visita, ho sleggiucchiato rapidamente il tuo blog, mi piace, scrivi bene.

 
At 22/12/05 12:41, Anonymous Anonimo said...

gracias! :) anche tu. in particolare riempi i tuoi post di spunti interessanti che fanno pensare.

 
At 22/12/05 14:20, Blogger emme said...

io mi sono ricordato:
- l'odore delle case, come dice luis .. ci sono case che potrei riconoscere subito, a occhi chiusi, appena entrato
- l'odore della carta di un libro nuovo nuovo, stampato da non molto tempo ... lo apri e c'è questo odore inebriante di pulito!


ps: che belooooooo,mel sei anche qui :)

 
At 22/12/05 15:54, Blogger Paul John Peiv said...

Devi sentire l'odore dei libri antichi, poi ne riparliamo

 
At 9/1/06 18:32, Anonymous Anonimo said...

per quanto riguarda gli odori è vero, capita spesso anche a me, ma la cosa piu sensazionale che mi viene in mente dopo aver letto il commento del batta, è quando durante la 2 di campeonado, salto per prendere la palla...
non sento niente,in pochi attimi, come se il tempo si fosse fermato sento ritornare dalla memoria sensazioni che vanno a collocarsi nello spazio lasciato vuoto dalla mia coscienza, inizio a sentire, a pensare, lucidamente, in un secondo una raffica di pensieri perfettamente analizzati e passati sotto inchiesta, inizio a pensare: bella sensazione, l'incontro con la propria interiorità, bello la pace assoluta, una dimensione senza spazio e tempo, il buio con me in mezzo, sottile in crescendo arriva la prima sensazione, un sentore alla testa, ricordo di aver saltato per craniare la palla, sarà la palla, gustiamoci ancora un po' questo silenzio ancestrale... no, non era la palla, mazzuola troppo, sarà il gomito dell'avversario.... no, il ginocchio.... e qui compare l'inconfondibile fischio che avevo sentito piu volte durante la mia infanzia, quello che ritorna è il buon e vecchio fischio del cozzare di due somme entità fisiche poste a cuspide dell'intero organismo, scatola cranica contro scatola cranica, non c'erano più dubbi, era la mia testa contro quella dell'avversario... cazzo.... inizia a tornare tutto dall'esterno, caos assoluto in mezzo al silenzio e alla pace, in due secondi migliaia di pensieri dei quali non me ne ero perso nemmeno uno, chiari e lucidi piu di una poesia studiata a memoria, poi l'invasione, come se fossi stato nel tubo di scarico della vasca quando si toglie il tappo e defluisce la totalità della massa d'acqua e finisce in maniera caotica e casuale ad irrorare il tubo che versava nella precedente pace ed accoglieva di tanto in tanto una goccia lasciata passare dalla guarnizione spanata.
immaginatevi nel tubo, nella pace del tubo dello scarico della vasca, e immagniate il chiaro rumore di qualche goccia che passa la chiusura e che cade dentro, e il rumore ovattato che viede da sopra, poi in un attimo tutto il mondo che prima sembrava ovattato, dall'esterno viene autorizzato a defluirvi nella testa.
gente che grida, tutti che parlano, gente che si avvicina, casino, insopportabilissimo casino, il richiamo alla realtà, l'accantonare il filo del ragionamento fra se, con se stessi e tornare ad occuparsi della normale amministrazione, davanti a me, il capitano di vent'unanni che siede in pianto con un taglio piccolissimo sulla fronte dal quale vedo uscire due gocce di sangue, le prime, poi mi alzo, e la gente che mi da uno spintone per buttarmi a terra e mi dice, stai giu! sei aperto!
gente che mi guarda e dice cazzo cazzo.... bah, me sentie nigot!...
poi allora mi alzo normalmente, mi guardo la maglietta intima, sporca di sangue, le mutande sporche di sangue, non era poco, cazzo che storia la cicatrice da duro!
questo fu l'ovvio primo pensiero,poi lo stoicismo imperante, mi alzo, pulisco le scarpe, il presidente mi passa la faccia con la spugna bagnata e mi pulisce dal sangue, nella concitazione ero l'unico essere ad essere calmo, e padrone di me, nessun cenno di adrenalina, fino a quando svolto l'angolo degli spogliatoi e vedo nello specchio dirmpetto alla porta aperta la mia immagine... un sorriso capovolto, sopra il sopracciglio, pulito ma rosso di carne viva..."mister...non mi sento tanto bene..."papà pavesi istantaneo mi carica sulla pavesi mobil, e mi trasporta al pavesi hospital, dove mi ospitano l'intera giornata.
anestesia.
primo rosafante.
passa la nausea.
a casa a letto secco. prima coppia di rosafanti.
sogni d'oro: in successione terna quaterna cinquina di rosafanti.
la domenica in piedi in condizioni perfette, torno a pensare alla cicatrice da duro... come ailander!
la domenica, le visite delle amiche, l'appeal sessuale di scion conneri che aveva partecipato ad ailander è su di me.
è bello essere belli, penso...
domenica notte: non ricordo,
lunedi mattina, sala operatoria, dottor teodoro vurlas, anestesia...
ha fatto effetto?
penso di si
elettrobisturi
ahhhhhhhh, non ha ancora fatto effetto, seconda iniezione (tral'altro l'anestesia è dolorosissima di per se quando te la iniettano)
in rapidissima successione:
primo rosafante, coppia di rosafanti
coppia vestita di rosafanti
doppiacoppia,
ful di rosafanti, scala
colore poker di rosafanti.
rosafanti a go go per tutta la giornata.

ecco questa è la mia storia, serbatela meditandola in cuor vostro ed apprendetene la morale...
non sempre chi ti mette nella merda lo fa perchè ti vuole male, e quasi mai chi ti toglie dalla merda lo fa perchè ti vuole bene.

ciò sia scritto, ciò sia fatto

 
At 9/1/06 18:56, Blogger Paul John Peiv said...

Io presi la mia craniata alle medie... o alle elementari?
Anche io nn sentivo nulla... Pensavo che bello mi frantumo il cranio più spesso, tante attenzioni, niente scuola =>FIGATA!!!
Mi ricordo il sangue che colava nel lavandino della scuola e il dottore che mi metteva i punti (sensa anestesia essendo esterni e non interni come i tuoi, tu sì che sei un figo Tiba)...
Ogni tanto rompersi il cranio è bello, basta non esagerare...

 

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